martedì 18 agosto 2015

Tra il desiderio ed il bisogno....la Persona

In questo periodo di trasformazione l'unica cosa veramente costante è la persona ed il suo desiderio di essere, cioè di vivere da protagonista modificando ed interagendo con la realtà per far si che questo si avveri. Il CTP/CPIA si pone tra il desiderio ed il bisogno proponendo percorsi a partire dalla persona. Ogni persona è unica ed originale, vi sono tuttavia dei tratti inconfondibili che la rendono "familiare" e quindi più facilmente accettabile nelle pur inevitabili diversità. Ma questi tratti inconfondibili sono ormai da rintracciare perché sepolti sotto cumuli di difficoltà, ovvietà, preconcetti che impediscono di decifrare gli stessi caratteri di umana configurazione.Tutto allora diventa un percorso ad ostacoli: dalla scuola cosiddetta del "mattino" al lavoro cercato e/o trovato. E' da lì che allora si deve ripartire, dalla considerazione della persona come risorsa. Il chi sono Io, come posso vivere, cosa so fare, come posso imparare, sono domande che se vengono fatte con serietà, cioè con voglia di incontrarne la risposta, possono indicare la strada percorribile per individuare il Presente che è l'unica condizione in cui possiamo vivere ed essere.
IL CTP/CPIA parte proprio dall'accoglienza dell'altro, cioè dall'ascolto ed individuazione della storia che la persona è. Storia di senso e di non senso alla ricerca della propria identità umana e quindi sociale e lavorativa.
L'accoglienza è un rapporto che si instaura nell'incontro con la persona che viene al Centro Territoriale Permanente. Rapporto sicuramente istituzionale, ma anche professionale ed umano.
L'accoglienza  non è quindi un buonismo dettato dalla circostanza o dall'indole personale, ma è una possibilità individuata ( dall'insegnante) e detta affinché possa essere accettata e verificata dalla persona che è venuta al centro.
Conoscenza e comunicazione sono le condizioni in cui viene veicolato il fattore fondamentale per la comprensione di sé e del reale: la cultura. La cultura che è la modalità con cui noi interpretiamo ciò che siamo o non siamo e ciò che incontriamo o che vorremmo incontrare.

sabato 12 aprile 2014

Pensando ai miei alunni....e a me,
mi piace pensare alla lezione come una proposta non a senso unico, che mette in moto la libertà di aderire e dunque di com-prendere. 
Inserisco questo video suggeritoci dal prof Andreas Formiconi perché mi sembra significativo.(Sir Ken Robinson)


 Ogni lezione è tentativo di proposta  fatta singolarmente ad ogni alunno della classe; apprendere è mettere in moto la libertà per aderire a questa proposta. Insegnare è dunque instaurare un rapporto in cui venga fatta una  proposta accettata in quanto risposta ad un bisogno conoscitivo presente (interesse). Mi accorgo come in ogni lezione sia necessario scoprire e far scoprire una possibilità per sé presente per poter aderire e quindi com-prendere. Quando questo avviene , la lezione ha il sapore dell’avventura perché non si conclude in se stessa ma suscita il desiderio di altro.
Marina Caprini

mercoledì 28 marzo 2012

Laboratorio : oltre lo spazio

Il "laboratorio" non è solo uno spazio, ma è soprattutto una forma mentis, un modo di stare di fronte alla realtà ed interagire con essa. Con il laboratorio il ragazzo partecipa ed opera direttamente sul reale che prende in considerazione.
Da ESSARO - Processi e metodologie dell'insegnamento - SSIS Veneto)